Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio
[Atti 16:25]
Esistono delle “notti” per ciascuno di noi, quando il sonno fugge e paure e preoccupazioni non danno tregua, facendoti sprofondare nello sconforto.
Che cosa puoi fare? A chi ti rivolgi?
Non sempre puoi svegliare chi ti dorme accanto, e quando perfino il più nottambulo dei tuoi amici non è più online da ore, con chi ti puoi sfogare?
In che modo ti puoi liberare da quest’angoscia che toglie il respiro?
Paolo e Sila, così lontani nel tempo, ci hanno tramandato un metodo immortale e infallibile: “Nella notte più buia, non lasciarti abbattere, ma prega e canta!”
Bloccati con catene e ceppi, coperti di lividi e ferite, tenuti svegli dal dolore e dai pensieri, essi non si abbandonarono a lamenti e recriminazioni, ma si misero a pregare, cantando.
La storia che segue, il terremoto che spalanca le porte, scioglie le catene e apre i ceppi, il carceriere che cercando la morte trova la vita e una famiglia evangelizzata e salvata, trasformano quella notte buia in una memorabile e benedetta missione, dove Cristo è glorificato.
Carissimo, se questo messaggio ti giunge mentre passi una notte difficile, consideralo un incoraggiamento a non lasciarti andare, a non scoraggiarti.
Per quanto difficile sia la tua situazione, reagisci pregando e cantando a Dio.
E aspetta il Suo intervento, perché Egli non abbandona quelli che confidano in Lui.
Ci credi?
Aniello & Rosanna Esposito
Twitter: @adiportici
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