Il governatore della prigione affidò alla sorveglianza di Giuseppe tutti i detenuti che erano nel carcere; e nulla si faceva senza di lui
[Genesi 39:22]
“E quanto c’era da fare là dentro, lo faceva lui”. La sintesi del ruolo di Giuseppe nella prigione dove era stato rinchiuso è stupenda.
Essendo egli una figura di Cristo, questa parte della sua storia ci è di incoraggiamento.
Come Giuseppe, anche Gesù “è sceso” per fare del bene a dei prigionieri e come il patriarca, quello che c’era da fare, l’ha fatto Lui.
Carissimi, ancora una volta, mentre iniziamo una nuova settimana, ci vien ricordato che Gesù è Colui che crea la fede e la rende perfetta.
Tutto quello che c’era da fare, Egli l’ha fatto: la rivelazione, la redenzione, il perdono dei peccati sono opere compiute, cui nulla deve o può essere aggiunto.
Egli ha completato l’Opera: a noi non resta che credere, chiedere e ricevere, per la Sua infinita grazia.
Se Lui ha fatto e fa tutto, noi che cosa dobbiamo fare?
Restare con Lui, fidarci di Lui, ubbidire alla Sua Parola, e lasciarLo lavorare: in noi, per noi e per mezzo di noi.
Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen (Efesini 3:20, 21).
Aniello & Rosanna Esposito
Twitter: @adiportici
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