Vi sembra questo il momento di abitare nelle vostre case ben rivestite di legno, mentre questo tempio è in rovina?
(Aggeo 1:4)
La generazione di Aggeo non è come quelle che l’avevano preceduta: incredule e idolatre e che avevano attirato il giudizio di Dio.
Erano famiglie che avevano lasciato tutto per tornare da Babilonia a Gerusalemme, senza paura e fiduciosi in Dio. Molti rinunciando a posizioni di prestigio, a cose e case, per far rivivere una città in rovina.
Per usare termini attuali, potremmo definirli convertiti, consacrati e impegnati nell’Opera di Dio.
Eppure, nonostante le scelte iniziali, finirono per trascurare la loro missione per circa sedici anni.
Quando Dio mandò il profeta, si convincevano a vicenda che “non era il momento” di edificare il tempio, mentre si davano molto da fare per loro stessi e per le loro case.
Com’è possibile che persone che avevano preso decisioni così audaci per il Signore potessero poi cadere nell’apatia e nella disubbidienza?
“Ascoltando” il profeta Aggeo, comprendiamo che il popolo era precipitato in un vortice di accomodamento che li aveva fatti concentrare “soltanto” sulle loro case, per rimandare a tempi migliori le cose importanti.
Grazie a Dio, il messaggio profetico produsse un risveglio spirituale, generalizzato e concreto, che portò al completamento dell’Opera.
Carissimi nel Signore, forse noi – molto più che la generazione di Zorobabele – corriamo il rischio di vivere il “vangelo” della comodità e della procrastinazione, convincendoci che dobbiamo aspettare tempi migliori per consacrarci all’Opera di Dio.
Possa il Signore liberarci da un simile abbaglio perché, mentre noi pensiamo a noi stessi e alle nostre comodità, là fuori c’è un mondo di opportunità di servizio nelle famiglie, nella chiesa e nella società per la salvezza di tante anime bisognose e disperate in attesa di una Parola di speranza.
Se non facciamo nulla, saremo ritenuti colpevoli del peccato di “comodità”.
Letture utili: Esdra 8:22; Esdra 2:1, 2, 68, 69; Esdra 3;
Aniello & Rosanna Esposito
Twitter: @adiportici
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