Chiedendoci con molta insistenza il favore di partecipare alla sovvenzione destinata ai santi
[2 Corinzi 8:4]
Raccontando la generosità dei credenti macedoni, l’Apostolo scrive: “Con moltissima insistenza mi hanno chiesto il privilegio di partecipare” (Tilc).
Il fatto è molto semplice: dei credenti conoscendo la condizione di bisogno di altri credenti chiedono “con insistenza” “il privilegio” di poter mandare loro un’offerta.
In estrema sintesi, Paolo sta dicendo: “Ci hanno pregato di poter donare”.
Questo passo, sebbene si riferisca a un fatto storico circoscritto, rivela l’essenza del cristianesimo: fare il bene non come sforzo faticoso e nemmeno come riposta a una sollecitazione esterna ma come naturale sbocco dell’amore fraterno, frutto del dono di Dio, in Cristo Gesù.
È una grande lezione per noi oggi, quando sembra che gran parte del nostro cristianesimo (si perdoni la generalizzazione) sembra muoversi su ben altre direttrici: o a reclamare che qualcuno ci aiuti o a fare del bene dietro pressanti e ripetuti appelli ed esortazioni.
Carissimi, possa lo Spirito Santo trovare spazio nei nostri cuori per alimentare un amore spontaneo e generoso che si produca in un incontenibile desiderio di “dare”, curare, servire, evangelizzare…
Senza che qualcuno debba convincerci, spingerci, incitarci ma considerandolo un privilegio, una grazia e una benedizione.
Ricordandoci delle parole del Signore Gesù, il quale disse egli stesso: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (Atti 20:35)
Aniello & Rosanna Esposito
Twitter: @adiportici
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