Alzo gli occhi verso i monti… Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto vien dal Signore [Salmi 121:1, 2]
Il Salmista, guardando i monti, cerca un luogo dal quale aspettarsi soccorso, chiedendosi: “Da dove mi verrà l’aiuto”.
Il versetto successivo, nel fornire una risposta, sposta l’obiettivo dal “Dove” verso il “Chi”.
Egli, infatti, non dice: “Il soccorso viene dalle vette dei monti”.
Nemmeno dirà: “Il mio aiuto viene dal monte di Sion, dalla casa di Dio”.
E neanche: “Il mio aiuto viene dal cielo”.
Egli dice: “Il mio aiuto vien dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra”.
Ciò che importa, dunque, non è l’origine ma l’autore dell’aiuto: Dio, il Creatore, Colui che non dorme e non sonnecchia, l’Onnipotente e instancabile difensore della Chiesa.
Il resto del salmo è un intreccio splendido di attestazioni di fiducia e incitamenti a credere: Certezze per oggi, promesse per il futuro.
Carissimi nel Signore, sebbene in maniere e per ragioni diverse, tutti abbiamo bisogno di sostegno e forse proprio in questa settimana, per qualcuno di noi un aiuto è necessario, urgente, indifferibile.
È in questi momenti che la nostra fede deve cessare di vagare e i nostri occhi smettere di consumarsi cercando di capire “da dove” ci verrà l’aiuto per imparare a guardare a Colui che è il nostro aiuto: a Gesù, vivente e glorificato, seduto sul Suo trono.
Perciò: “Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno” [Ebrei 4:16].
Se ci aspettiamo l’aiuto soltanto da Lui, e ci fidiamo unicamente di Lui, se ci rivolgiamo fiduciosamente a Lui… scopriremo sia “da dove”, sia da “Chi” ci viene l’aiuto, e non avremo motivo di temere.
Aniello & Rosanna Esposito
Twitter: @adiportici
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