Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro
(Matteo 25:19)
Ci siamo quasi, anche il 2019 se ne sta andando. In questa epoca di iperconnessione dove molto si comunica e poco ci si capisce, verrebbe voglia di lasciar perdere le convenzioni e rinunciare a bilanci, riflessioni, auguri, auspici e benedizioni per concentrarsi concretamente sul vivere l’oggi piuttosto che attardarsi su quel che è stato o su quel che sarà.
Poi, però, interviene la Scrittura che ha sempre l’ultima Parola, e ci invita a sederci, riflettere e fare un po’ di conti.
Due tipi di valutazione sono necessari davanti al tempo che passa: consuntivi e preventivi.
Come avvenne quando la mano proiettata sul muro di Baldassar tracciò il risultato dei conti della sua vita, così noi dovremmo – di nostra iniziativa e in maniera costruttiva – valutare come abbiamo operato nell’anno che se ne va. Non sia però una penitenza stucchevole e nemmeno un’autoindulgenza sbrigativa, ma una seria autovalutazione.
Dove e in che cosa abbiamo investito risorse, tempo e talenti? Qual è stata l’intensità della nostra devozione? E com’è stato il nostro servizio al Signore?
Che il 2019 sia stato un anno di opportunità o difficoltà non fa differenza, ciò che conta veramente è quel che siamo riusciti a “guadagnare” con i talenti che Dio ci ha dato per la Sua grazia, nelle circostanze date.
Dio, infatti, non ci chiede di essere eroi o di lasciare un segno nella nostra epoca, anzi per il 2020 sarebbe utile accantonare definitivamente questo tipo di comunicazione autoesaltante che produce più decisioni umane che conversioni e consacrazioni, più frustrazioni che reali benedizioni.
Carissimi, nei giorni che mancano alla fine dell’anno esaminiamoci attentamente e laddove non ci riusciamo (perché non ci riusciremo) chiediamo aiuto, pregando: Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c’è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna (Salmo 139:23, 24).
Aniello & Rosanna Esposito
Twitter: @adiportici
Il testo di questa meditazione, come tutti i testi pubblicati su questo sito, può essere liberamente distribuito senza scopo di lucro, citando la fonte, l’autore e il sito web da cui è stato tratto.