«Signore, dammi di quest’acqua…»
[Giovanni 4:15]
L’incontro di Gesù con la Samaritana è un episodio chiave dei Vangeli. Fu un dialogo interessantissimo che rivela molto riguardo all’evangelizzazione personale. Quando Gesù, prendendo spunto dall’acqua, per aprire un dialogo, le dice: “Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete…”, la donna non intuendo minimamente il tenore spirituale del discorso, fa la preghiera che è il nostro testo di oggi: «Signore, dammi di quest’acqua…».
Sembra una preghiera perfetta: prende spunto dalla Parola di Cristo, è presentata alla Persona giusta e con giusta riverenza.
Così può capitare, addirittura, che qualcuno ci incoraggi a pregare come la Samaritana e a dire: “Signore dammi…!”.
Quella preghiera, però, forse apparentemente ineccepibile e bella da sentire, fu assolutamente inutile.
La donna non aveva capito con Chi stava parlando, di quale acqua parlava e di quale sete potesse soddisfare.
Voleva soltanto risolvere un problema materiale e pratico: “Così non avrò più sete e non dovrò più tornare qui a prenderne ogni giorno!”.
Carissimo, anche tu fai belle preghiere, fondandoti su spezzoni di Vangelo per risolvere i tuoi problemi terreni e contingenti, ma non ti preoccupi di sapere Chi è Gesù e, soprattutto, qual è il tuo vero bisogno spirituale?
Stamattina, lo Spirito Santo ti invita a scavare a fondo nella tua vita, come Gesù fece con la Samaritana, esponendo il suo peccato e inducendola a confessare la sua condizione di peccato.
Quando avrai capito veramente Chi è che ti parla e qual è il tuo vero bisogno, forse comprenderai che, anzitutto, devi prostrati davanti a Lui e dire: «Signore, salva l’anima mia!».
Aniello & Rosanna Esposito
Twitter: @adiportici
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